Chi ha paura di Giovanni Paolo II?

Chi ha paura di Giovanni Paolo II? E perch c' ancora, fuori e soprattutto dentro la Chiesa, chi rifiuta l'eredit di questo Papa che ha cambiato la storia della Chiesa e del mondo? Trent'anni fa ci fu la caduta del Muro, una vicenda nella quale il Papa polacco il primo Papa non italiano dopo quasi cinque secoli ebbe un ruolo decisivo. E non solo. La sua azione, grazie anche ai numerosi viaggi, fu determinante per il ritorno di molti Paesi latino-americani alla democrazia, per ridare voce e dignit ai popoli del Sud. E spesso, nei momenti di crisi dell'umanit, con i grandi della terra pavidi e silenziosi, fu soltanto lui, Wojtyla, a parlare, a intervenire, a denunciare. Soltanto lui a testimoniare la speranza in un futuro che poteva essere diverso. "Tutto pu cambiare", ripeteva. E allora, come si fa a dimenticare un Papa cos? Chi ha paura del progetto geopolitico che questo Papa aveva disegnato per un mondo pi giusto, pi pacifico? E dove, naturalmente, non ci sarebbe stato posto per potenze dominanti, n per populismi e sovranismi? stato il Papa che ha realizzato concretamente diversi documenti conciliari: la centralit del popolo di Dio, la libert religiosa e i diritti umani, i rapporti con l'ebraismo e con l'islam. Il Papa che ha creato le Giornate mondiali della giovent E allora, come si fa a dimenticare un Papa cos? Chi ha paura di quel "modello" di Chiesa che Giovanni Paolo II aveva proposto? Questo libro vuole essere un invito a riscoprire l'eredit del pontificato di Wojtyla, ripercorrendone i tratti salienti. E a far sbocciare questa eredit in una rigogliosa primavera per la missione della Chiesa.